PharmaMar avvierà uno studio di Fase III sul PM1183 in combinazione con la doxorubicina nel SCLC recidivato

MADRID, January 13, 2015 /PRNewswire/ --

• I risultati senza precedenti ottenuti nello studio di Fase Ib sostengono l'avvio di uno studio "testa a testa" nei pazienti con carcinoma polmonare a piccole cellule (SCLC) recidivato, che metterà a confronto la combinazione come terapia di seconda linea rispetto al topotecan, l'unico farmaco approvato negli Stati Uniti e in Europa per questa indicazione  

Zeltia annuncia oggi che la propria divisione farmaceutica PharmaMar avvierà uno studio di Fase III con il PM1183 in combinazione con doxorubicina contro topotecan nel trattamento dell'SCLC, data l'attività osservata in un'analisi ad interim di uno studio di Fase Ib in corso. I risultati di questo studio saranno presentati quest'anno in un importante meeting internazionale sul cancro che sarà annunciato a breve.

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I pazienti con carcinoma polmonare a piccole cellule (SCLC), dopo il fallimento della chemioterapia standard, così come per il cancro della vescica, dello stomaco, della mammella, dell'endometrio o delle ovaie, i tumori neuroendocrini e sarcomi dei tessuti molli, sono stati trattati con la combinazione in una fase I. Il trattamento ha evidenziato la sua efficacia in tutti i tipi di carcinoma, presentando diverse risposte complete. Questa risposta clinica è stata notevole in alcuni tipi di tumore, in particolare nell'SCLC e di conseguenza sono stati arruolati più pazienti con questo tipo di tumore. Il trattamento è stato generalmente ben tollerato e questi pazienti hanno fatto registrare risposte tumorali obiettive e sono stati in grado di ricevere diversi cicli di trattamento.

"I dati che abbiamo sono estremamente interessanti in quanto i pazienti affetti da SCLC hanno la prognosi peggiore tra i malati di cancro ai polmoni. Non ci sono stati progressi significativi in 25 anni su questo tipo di cancro ai polmoni", ha dichiarato Luis Mora, Managing Director, PharmaMar.

Il Topotecan, l'unico farmaco approvato in Europa e negli Stati Uniti per il trattamento dell'SCLC in seconda linea, ha ottenuto risposte obiettive solo nel 20-25% dei pazienti (a seconda della risposta al trattamento iniziale)^[1]. I risultati preliminari presentati l'anno scorso in occasione della 15ᵃ Conferenza Mondiale sul cancro al polmone hanno indicato che il 71% dei pazienti affetti da SCLC ha risposto al PM1183 più doxorubicina quale terapia di seconda linea. PharmaMar avvierà uno studio "testa a testa" per confrontare la combinazione per questa indicazione rispetto al topotecan.

Informazioni sul carcinoma polmonare a piccole cellule  

L'SCLC è un tumore molto aggressivo che di solito si presenta con metastasi a distanza e si è già diffuso al momento della diagnosi, limitando così il ruolo degli approcci tradizionali e presenta una prognosi peggiore rispetto ad altri tipi di cancro ai polmoni. Il tasso di sopravvivenza a 5 anni è inferiore al 5%. Circa il 15% di tutti i casi di cancro al polmone diagnosticati sono SCLC^[2] e solo negli Stati Uniti sono registrati ogni anno più di 34.000 nuovi casi fortemente associati al fumo di tabacco^[3]. Dal punto di vista meccanicistico, il PM1183 inibisce specificatamente la trascrizione attiva e regola diversi componenti del microambiente tumorale, come i macrofagi associati al tumore.

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[1]http://jco.ascopubs.org/content/17/2/658.long

[2] Informazioni generali sul carcinoma polmonare a piccole cellule. Disponibile su: http://www.cancer.gov/cancertopics/pdq/treatment/small-cell-lung/healthprofessional

[3]http://www.jnccn.org/content/11/1/78.full.pdf

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